Come il risprarmiatore italiano indirizza le proprie liquidità oggi, tra titoli di stato più sicuri ma meno redditizi e titoli azionari

Come risparmiano oggi le famiglie

Alcuni recenti sondaggi oltre ai dati reali che si leggono negli studi di settore, ci indicano come sia oramai lontano il tempo in cui l'italiano medio era preso come esempio di parsimonia e di interesse per le esigenze finanziarie future.

L'attuale grave crisi economica ha disorientato il risparmiatore che, ritenendo molto incerto il futuro, più che risparmiare oggi preferisce spendere, oppure semplicemente non riesce più a risparmiare.

Ma qual è attualmente la situazione degli investimenti in Italia?

Innanzitutto quasi la metà delle vedono nella sicurezza dell'investimento il fattore più importante, anche se risulta molto apprezzata anche la rapidità di smobilizzo, è invece considerato in modo secondario il rendimento dell'operazione.

Risulta pertanto che ancora oggi l'italiano medio preferisce l'investimento nei più sicuri titoli di Stato o nell'abitazione, soprattutto se si tratta della prima casa, come naturale forma di impiego del proprio risparmio.

E' importante comunque sottolineare come le due forme di investimento stiano manifestando una certa flessione.

Considerando quindi la ripartizione dei prodotti finanziari rileviamo che oltre una famiglia su 3 scelga ancora oggi i titoli di Stato, mentre certificati di deposito, azioni italiane e Fondi Comuni d'investimento sono ancora entità lontane, anche se in continua crescita.

Una nota positiva è rappresentata dall'aumento degli investimenti in titoli azionari da parte delle famiglie: ciò signiica anche che è aumentata la conoscenza del risparmiatore medio in materia di investimenti e quindi anche nel saper far fronte ad eventuali rischi.

Le famiglie che investono in Borsa sono oggi circa il 20%, dopo il boom dei primi anni del duemila c'è stata una notevole flessione dovuta alla crisi economica.

Gli investitori di Borsa "facoltosi", quelli classificati come soggetti con grande disponibilità economica ed elevata cultura finanziaria partecipano oggi solamente al 10% del totale degli investimenti.

Sicuramente la rimanente percentuale del risparmio non impiegato in prodotti finanziari viene destinata a forme di investimento diverse come terreni, fabbricati, aziende, oro e valute, preziosi eccetera..

Per quanto riguarda il fastidioso "problema pensione", risulta che la stragrande maggioranza degli italiani non abbia ancora scelto, almeno per il momento, una qualsiasi forma di previdenza supplementare nonostante la grande inceretezza per le rendite pensionistiche future.